Migliore maglia termica calcio

Brescia Calcio 1976-77 · La selezione di Héctor Núñez ha i suoi punti di forza in Francéscoli, Fonseca, negozio maglie da calcio Ruben Sosa e Bengoechea e gioca un buon calcio per tutto il primo turno. Fu una stagione memorabile per i tifosi villesi: la squadra, sotto la presidenza del giudice Francesco Siciliano e la guida dell’allenatore palermitano Paolo Russo e di giocatori rappresentativi tra i quali i palermitani Giuseppe Moncada, Antonino Pizzuto e Ottavio Terranova (poi villese di adozione), Eduardo Rizzo, Francesco Mamone, Enrico Miceli, Gigi Fucà; G. Nicoletti, Filippo Rodilosso; Luigi Albano, il foggiano Antonio Faleo, il catanese Angelo Sciuto ed altri, arrivò quinta con 24 punti nel suo girone, in cui figuravano tra le altre il Messina, la Reggina, il Crotone e il Catania. Dopo un avvio disastroso, Freddi esonera Tomeazzi e chiama Ottavio Bianchi. Tra il 30 dicembre 1980 e il 10 gennaio 1981 si disputa a Montevideo la Coppa d’Oro dei Campioni del Mondo (meglio nota come Mundialito), indetta in occasione del cinquantenario del primo campionato del mondo. Il torneo continentale va in scena in Argentina e i padroni di casa, campioni del mondo in carica, sono logicamente i grandi favoriti. Il 27 ottobre al Centenario di Montevideo va in scena la finale di andata: avversario dell’Uruguay è il Brasile di Júnior, Éder e Sócrates, grande favorito, se non altro per aver estromesso l’Argentina nel primo turno (anche se in semifinale ha avuto ragione del Paraguay campione uscente solo grazie al sorteggio benevolo).

L’Argentina è beffata ed eliminata: sarà l’Uruguay a sfidare in finale il lanciatissimo Cile, che nel primo turno ha rifilato un secco 4-0 al Brasile. L’Uruguay tuttavia ha cuore a sufficienza per regolare la Seleção: Francescoli e Diogo confezionano infatti il 2-0 con cui la Celeste può guardare con relativa tranquillità al ritorno in Brasile. Nello stesso anno la Celeste fallisce la qualificazione a USA ’94: inserita nel girone contro Brasile, Bolivia, Ecuador e Venezuela, subisce la clamorosa forma dei boliviani, che strappano all’Uruguay la seconda posizione utile per qualificarsi, dietro al Brasile futuro campione del mondo. Il Brasile, partito forte in cerca della rimonta, trova il gol a metà primo tempo con Jorginho. Due anni dopo, nell’edizione ’89 in Brasile, gli uruguaiani, allenati ora da Óscar Tabárez, sfiorano il tris, piazzandosi secondi nel girone finale dietro ai padroni di casa. Due anni dopo, l’Uruguay torna nelle qualificazioni per i mondiali, stavolta in vista di Messico ’86. Non saranno migliori gli anni a seguire.

Gli anni a seguire sono tuttavia migliori per la Celeste, nelle cui file giungono di lì a poco i giovani attaccanti Enzo Francescoli, uno dei più forti calciatori uruguaiani della seconda metà del Novecento, e Carlos Aguilera. Un’altra delusione arrivò nelle qualificazioni al campionato del mondo 2014, quando la squadra riuscì a piazzarsi al secondo posto dietro all’Italia, ma i negativi risultati conseguiti all’inizio del girone le impedirono di qualificarsi agli spareggi tra le migliori seconde. L’ultima fase della dominazione spagnola comporta anni di decadenza per Sassari e per tutta la Sardegna, visto il minor interesse verso l’isola da parte degli iberici, dopo che la Corona di Spagna aveva iniziato la sua espansione nel Nuovo Mondo. Da non molto è rientrata in città la nave greca arcaica dopo un lungo e complesso lavoro di restauro ed è in corso di realizzazione a Bosco Littorio il Museo della Navigazione Antica che esporrà in maniera adeguata la prima delle tre navi greche Gelesi al momento custodita ma non esposta all’interno del museo regionale, importantissimi esemplari al mondo per datazione, dimensioni, tecnica costruttiva e per l’eccezionale stato di conservazione. Venezuela e Paraguay sono facilmente superati dalla Celeste, che chiude prima il girone con il pareggio nella terza gara contro il Messico.

Per la stagione 1990-1991, la prima maglia continuò ad essere uguale, mentre cambiò solo il pantaloncino, tornato nero. Sono basati su catene di tetraedri SiO4 estese indefinitamente affiancate, unite fra loro, sullo stesso piano, a formare una maglia ad anelli, generalmente di simmetria pseudoesagonale. Invece, il 21 settembre a Caracas, i Rojos non riescono a perforare il muro difensivo eretto dal Venezuela e, a sorpresa, vengono fermati sullo 0-0. L’Uruguay vince fortunosamente il girone ed avanza in semifinale, dove affronta il Perù. L’anno dopo l’Uruguay si cimenta nelle qualificazioni ai mondiali di Spagna ’82 contro Perù e Colombia. Nel 1995 l’Uruguay organizza la Copa América: è l’occasione per rivincere un grande torneo, se non altro contando sul fatto che l’Uruguay ha fino a quel momento sempre vinto nelle edizioni giocate in casa. Ma la squadra vede un periodo di crisi nel girone di andata (che peraltro era cominciato molto bene, addirittura nelle prime posizioni in classifica). Accanto al moderno Palazzo di Città (1951), sorto dove un tempo vi era il convento quattrocentesco dei padri Francescani, c’è la chiesa di San Francesco d’Assisi (XIII secolo) con un ricchissimo soffitto a cassettoni lignei ornati d’oro zecchino e dipinti.

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