Associazione Calcio Asti 1945-46 · L’Imolese, che nel 1963 mutò denominazione in Associazione Calcio Imola, riassegnata alla Promozione nel 1952, trascorse quindi circa diciassette anni tra i dilettanti: la Serie C venne riconquistata nel 1969 grazie alla vittoria del proprio girone di Serie D, riperdendola già nel 1972. Da quel momento, i rossoblù rimasero per un ventennio tra il Campionato Interregionale e le divisioni regionali emiliane dove iniziarono a far capolino le prime difficoltà finanziarie, che nella stagione 1989-1990 impedirono alla squadra del Santerno di risalire dalla massima divisione dilettantistica, pur avendo vinto il girone di competenza grazie allo spareggio contro il Gualdo. La rifinitura bianca sotto le maniche raglan ricorda le maglie Diadora del periodo 2006-09. Sul corpo della maglia torna il pattern composto dalla riproduzione del crest societario, stampato qui a caldo sul tessuto. Per il resto, la maglia 23/24 della Roma è realizzata in una tonalità di rosso vivo più chiara di quella delle ultime stagioni con Nike e New Balance, con tutti i dettagli gialli: dalle rifiniture di colletto e bordi delle maniche all’orlo inferiore, passando per i pannelli sui fianchi. Le maniche e la parte alta del petto sono blu navy, con inserti giallo e rossi sul colletto a “V” e sul profilo delle maniche.
Sul lato sinistro della maglietta è stata disegnata una striscia verticale bianca sulla quale c’è applicato lo stemma sul petto, nella parte bassa invece, in omaggio al circuito automobilistico di Monza, è stata disegnata una bandiera a scacchi rossi e bianchi. Sul lato destro della maglia si intravede all’interno delle sfumature di rosso un tricolore stilizzato all’altezza del busto, omaggio alla Primavera campione d’Italia 2022/23. Il colletto è a “V” giallo con il profilo rosso scuro, il bordo delle maniche è rosso chiaro con inserti gialli. Lo stile è piuttosto minimale, con la base écru ornata di dettagli grigio antracite: le tre strisce del brand, il logo adidas e le rifiniture lungo i fianchi e lungo il retro della maglia “a coda di rondine”, cioè con la parte posteriore più lunga di quella anteriore. Il font è quello unico della Serie A con il monogramma ASR alla base di ogni numero, la texture interna riprende il pattern realizzato da adidas per la maglia. La stagione inizia nel ritiro di Sturno con in panchina Archimede Graziani e Santiago Morero nuovo capitano, unico rimasto del vecchio sodalizio.
La stagione 1951-1952 è quella di un’altra riforma dei campionati (che porterà la Serie C a girone unico); in un girone da 18 squadre ne retrocedono in IV Serie ben 14 tra cui i biancorossi che in quella stagione scesero in campo con una squadra non all’altezza della categoria e infatti terminarono ultimi con appena 11 punti. Tuttavia quando questa è entrata in vigore, alcune società e leghe avevano già in essere accordi con aziende operanti nel campo del betting, motivo per cui è stata concessa una deroga, valida fino al 14 luglio 2019, oltre la quale i club hanno interrotto i contratti di sponsorizzazioni ormai vietati. Le fotografie analogiche e la locomotiva del treno sono state utilizzate come ispirazione per il design di questa maglia color antracite con tocchi di grigio, rosso e bianco. BENFICA (casa) – ufficiale – Non poteva che essere Di Maria uno dei testimonial della nuova maglia di casa.
Il tricolore è, inevitabilmente, il tema portante della nuova maglia home del Napoli, autoprodotta e firmata EA7. Alla vigilia della tournée internazionale, il Milan ha presentato la nuova maglia away 2023/24, ovviamente firmata Puma. Ma non è l’unico ritorno: per la prima volta dal 1996/97 – infatti – la maglia casalinga della Roma avrà sul petto il celebre Lupetto, creato nel 1978 da Piero Gratton e simbolo della squadra per i successivi quindici anni. Infatti è una divisa celebrativa, i due ragazzi in foto sono Michele Lo Russo e Ciro Pezzella, maglie calcio retro poco prezzo due leggende del club salentino morte in un incidente stradale nel 1983. In dicembre verrà indossata per ricordare i 40 anni dalla morte dei due calciatori. Tuttavia lo scudetto maggiormente rappresentativo del sodalizio, presente fin dagli anni novanta, è rimasto in possesso del duo Salvoldi-Mauceri, rispettivamente presidente e vice-presidente dell’US Siracusa. Il tricolore non è presente e inoltre le sfumature di rosso sono meno marcate. Il design della maglietta è particolare, sono state usate infatti diverse sfumature di rosso mescolate tra loro. I pantaloncini e i calzettoni sono bianchi. Dopo la prima stagione tra i cadetti, nel campionato 2001-2002 il Siena, le cui azioni sono state nel frattempo rilevate da Paolo De Luca (e che inizia a beneficiare della munifica sponsorizzazione del Monte dei Paschi di Siena), viene affidato in un primo tempo a Giuseppe Papadopulo; la zona retrocessione porta al suo esonero.