Il coinvolgimento delle donne nel calcio porta benefici sia per le giocatrici stesse che per l’intera società. Il clima di tensione sfociò, nell’agosto 1958, nel commissariamento della federazione al cui vertice dirigenziale fu posto Bruno Zauli. Il 13 gennaio 1910 nacque la nazionale italiana, per merito del presidente della Federazione Italia Giuoco Calcio (dall’anno prima nuovo nome della FIF) Luigi Bosisio. La prima competizione ufficiale alla quale prese parte la nazionale italiana furono i Giochi olimpici di Stoccolma 1912: il 29 giugno 1912, al Tranebergs Idrottsplats, l’Italia, guidata per la prima volta da Vittorio Pozzo, perse nel turno di qualificazione contro la Finlandia per 2-3 dopo i tempi supplementari. Verrai subito indirizzato nel sito web di Iacosport o direttamente alla pagina Iacosport relativa, dove puoi acquistare i prodotti di tuo interesse e procedere all’acquisto. Disputa da titolare (31 presenze) la stagione successiva nel Trento per poi tornare nel 1988-1989 al Piacenza, stavolta in Serie B e da titolare (32 presenze e 5 gol). Il secondo e il terzo gol per l’Italia portano la firma rispettivamente di Tardelli e del subentrante Altobelli; a tempo ormai scaduto Breitner sigla il vano gol della bandiera. Rossi è protagonista anche della semifinale con la Polonia priva di Boniek (0-2) e segna anche in finale contro la Germania Ovest – reduce dalla notte di Siviglia contro la Francia di Michel Platini – dopo il rigore sbagliato nel primo tempo da Cabrini.
In sua vece viene nominato il senatore Bertesi; in poco tempo i conti della società peggiorano. Queste opzioni non solo riducono l’impatto ambientale degli eventi sportivi ma rappresentano anche una scelta responsabile per le società sportive che vogliono dimostrare impegno verso la sostenibilità. Perso sia lo sponsor che il campo su cui disputare il campionato di Serie A la società venne costretta a rinunciare al campionato, iscrivendosi alla Serie C del Comitato Regionale Emiliano-Marchigiano, ma fu solo un palliativo. Il 9 marzo 1991, tra le due gare dei quarti di finale di Coppa delle Coppe UEFA contro la Juventus, il RFC Liegi cambiò denominazione in RC Liégeois («Royal Club Liégeois»), con autorizzazione straordinaria del comitato esecutivo dell’URBSFA; cfr. Fabrizio Bocca, «Continui così, signor Vicini», in la Repubblica, 3 maggio 1991, p. 1974-1975 con gli ultras di Genoa, Como e Verona; paradossalmente fu proprio con i rossoblù che, il 4 maggio 1975, sancì il suo primo gemellaggio, «che ancora oggi esiste ed è uno tra i più vecchi d’Italia». A caratterizzare le vicissitudini del dopoguerra furono le gesta del Grande Torino, egemonia riversatasi sulla Nazionale che l’11 maggio 1947, nell’incontro coi magiari, schierò tra i titolari ben dieci calciatori granata – con l’unica eccezione rappresentata dal portiere juventino Lucidio Sentimenti.
L’11 luglio 1982, a Madrid, l’Italia vince per la terza volta il campionato del mondo. Italia e Brasile si presentarono entrambe all’atto conclusivo con due coppe del mondo conquistate e, in conseguenza del risultato della finale, il trofeo andò ai sudamericani. Nel biennio post-1982 un gruppo azzurro a posteriori arrivato alla fine di un ciclo mancò l’accesso alla fase finale del campionato d’Europa 1984, risultato di opache e deludenti prove nel girone qualificatorio contro modeste avversarie quali Cipro, Romania e Svezia. La nazionale, ancora in costruzione, manca l’accesso al campionato d’Europa 1976 (preceduta nel girone da Paesi Bassi e Polonia, seconda e terza classificata al precedente mondiale). Anche perché tocca la terza maglia che praticamente esiste già solamente per mere ragioni commerciali. Maglia nera con inserti rosa per la terza divisa da gara, indossata da Mauricio Pinilla. Nel cuore di ogni appassionato di calcio c’è una storia non raccontata, un momento di gloria congelato nel tempo, spesso simboleggiato da una maglia. Oltre a includere nel suo shop online tante divise di squadre internazionali, offre una selezione delle maglie storiche di tutte le principali squadre italiane.
In questa sezione trovi le maglie delle squadre di calcio nazionali e internazionali. CT inizia a essere inviso alla stampa a causa di alcune mancate convocazioni (su tutte quella del romanista Roberto Pruzzo, capocannoniere delle due precedenti stagioni). L’inizio dell’avventura non fu dei migliori, dato che l’arrivo della nazionale venne accolto dalle polemiche per un mancato incontro della squadra con la stampa locale. Nella fase finale del mondiale disputato in Germania Ovest la nazionale italiana, considerata tra le favorite alla vigilia, invece non supera la prima fase a gironi: dopo la vittoria iniziale contro Haiti arrivano infatti il pareggio contro l’Argentina e soprattutto la sconfitta contro la Polonia, che condanna gli Azzurri. Al mondiale del 2010 furono convocati tre giocatori del Napoli contemporaneamente Christian Maggio, Morgan De Sanctis e Fabio Quagliarella. 1934 la squadra partecipò al campionato mondiale da padrona di casa. Nel timore di nuovi incidenti aerei, nuove magliette inter la squadra si recò in Brasile per via marittima ma durante la traversata non poté svolgere un’adeguata preparazione.